(per ascoltare il video spegnere prima l'I-pod a lato)
10 domenica Apr 2011
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in17 giovedì Mar 2011
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inE' un discorso sospeso appeso ad un ramo della mia pianta che si ritorce in mille foglie e boccioli e trova la luce a tenermi sollevata dal peso della somma tratta, un numero imprecisato di me medesima che levita sopra le addizzioni dei pensieri, i kilometri di scontrini che legano al suolo, non per moneta a rendere, ma arresa precipito se ti dico quanto mi manca da sotto i piedi la terra, il viaggio a te, lo sbocco al porto sicuro, ch'io porto nel cesto tutto e lo sai, ma non ti ha mai fatto gola la mia lingua…
Per l'ascolto spegnere l'i-pod a lato
25 venerdì Feb 2011
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in
LA ROSA
NO BUSCABA LA AURORA:
CASI ETERNA EN SU RAMO,
BUSCABA OTRA COSA.
LA ROSA
NO BUSCABA NI CIENCIA NI SOMBRA:
CONFIN DE CARNE Y SUENO
BUSCABA OTRA COSA.
LA ROSA
NO BUSCABA LA ROSA.
IMMÒVIL POR EL CIELO
BUSCABA OTRA COSA
QASIDE' DELLA ROSA
__________________
LA ROSA
NON CERCAVA L'AURORA:
QUASI ETERNA SUL SUO RAMO
CERCAVA UN'ALTRA COSA.
LA ROSA
NON CERCAVA NÈ SCIENZA NÈ OMBRA:
CONFINE DI CARNE E SOGNO
CERCAVA UN'ALTRA COSA.
LA ROSA
NON CERCAVA LA ROSA.
IMMOBILE NEL CIELO
CERCAVA UN'ALTRA COSA.
Questa è la mia rosa
dove sono le gemme in fiore
fra il sospetto delle foglie
che gambo a gambo
racchiudono il segreto delle spine
[Ho visto la mia nascita in una rosa
ed è una lunga storia
che comprova
la nostra esistenza in un luogo dove ameremo
prima ancora che noi possiamo immaginare che esso esista.
Ma li
già le rose ci attendono
e segnano la nostra strada]
Ci facciamo fiori in fretta
nel rovescio occulto del polline
scegliendo petalo su petalo
la nostra corona
la nostra rosa
unica
da donare ogni giorno
e ogni giorno conquistata
fino alla rosa mistica
12 sabato Feb 2011
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audiopoesie, musica, poesia, ritratti, specchi, versi, versi poetici
AUDIO BRANO
In me che non si dica
la terra fertile
dove il seme cresce
in sboccio girasole
ma il suolo aspro
e la gramingna
stesa sulle vene
a infestarne l'emozione.
In me che non si dica
e non si dicano i nomi
degli assenti al mio confino
oltre il presente in un calice
un solo calice verso il mio vino
In me che non si dica
l'albero maestro
la quercia del bosco
dal largo fusto
ma un salice piangente
che spiove e piove
sul lago di nebbia
ove la goccia è punto.
10 giovedì Feb 2011
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Luna Quadra
Adorna di lune quadre
su cubi di cielo
che dal profondo di un blu simmetrico
al colore dei tuoi occhi
ed agli occhi di tutte le superfici
in proiezioni future
escogitano altezze
sulla mia base acuminata
a contenere l ’inverosimile
sotto le piogge cifrate
dei miei numeri
e ormai arresa all’evidenza della materia:
la matematica della mia figura
ASFALTOROSA di Roberto Matarazzo
30 martedì Giu 2009
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inDi voi conservo le panchine immobili. Quelle accalcate l’uno sull’altro. Serrate all’incontro. Muro frapposto. Nascoste sotto le fronde degli alberi di cinta le vostre nuvole. Sciami di insetti fra i capelli e i colli ti dicono l’aria umida. Gli occhi abbassati a fissare il cemento del suolo arido. Piastrelle grigie s’incastrano a riempire lo spazio. Le fughe, impossibili. E il perimetro secco proietta quel tempo. Che è un cubo di grigio. un vuoto di linee interrotte da anelli di fumo che un alito di vento gelido spande sulle nostre teste; e il gelo di quei momenti addosso come nel sangue .Non passo più lì da un sacco di tempo.Non battono più le palle da un pezzo. C’è solo uno scivolo.Tutto da lì si precipita e porta in basso, dirupano i pensieri verso i sottosuoli dell’anima in un giardino periferico dove sbarre invisibili hanno già segnato gli ergastoli che sconteremo a causa della nostra povertà. Il nostro non essere.Quel tanto che sarebbe bastato tu non avevi. Quel niente che io ho diviso sembrava follia. Quel poco che mi rimane lo tengo per me. Che di più non ce n’è. E a te non è mai piaciuto ricevere lettere.
04 mercoledì Mar 2009
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E’ verde viola rossa
la tua posa
sposa di un’idea
e vedova dell’immagine trascorsa
che scorre senza sosta
nei tuoi 1900 corpi di una vita
– 2000 soste di grazia
dall’infanzia di una fragola / al succo d’uva della senilità –
leggendo le lettere incise
sui marmi agli angoli delle strade
e incidendone le date
in un percorso sconnesso
dove il filo è l’ago che ti punse/
ti rese donna
di resa mai capace
se non nell’abbraccio
nella chiusa di una mano
che tace l’unghia
per graffio inciso
nel cielo
dall’ultimo quarto di una luna
che taglia lo spazio
in un sipario
aperto
fra le tue cosce
che sboccia
dal bianco al nero
fra la tua pelle e il sale
dell’unguento materno
di femmina che allatta
un universo di bocche mute
di verbo affamate
e lingue impronunciabili
17 domenica Giu 2007
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Ed emergo
da dietro l’apparenza della facciata
riflessa in un tuo carattere
specchiata in un tuo profilo
incorniciata dalle tue speculazioni
disegnata ad arte senza una regola
compresa in quel tuo spazio
autentico
senza tono
e nella tua tonalita’
ad immagine della tua immaginazione
che ritratta ogni volta il disegno
di un quadro generico
che da sola non reggerei
14 giovedì Set 2006
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dio, empatia, eros, le 5 fiamme, meraviglia, poesia, racconti di strada, ritratti, specchi
www.cnds.jhu.edu/~jimmy/Venezia/specchio.jpg
Era un autentico falsario
conosceva a menadito
i trucchi
del mestiere.
Pose la sua firma
sul suo manoscritto
e io
riconobbi
nel tratto
della mano
la stessa mia mano
che riproduceva
la Nostra calligrafia.
12 martedì Set 2006
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in09 sabato Set 2006
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in03 domenica Set 2006
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Ritratto La magica sfera
UN giovane ANONIMO: SEI COME L’ITALIA CHE VINCE I MONDIALI !
CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PALLA .
Rosadstrada
03 domenica Set 2006
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ASFALTOROSA
Gradazione cromatica del rombo silente del motore immobile Apse Dixit
immagine by larazon.es