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asfaltorosa

~ -Il rombo silente del motore immobile- blog di poesia di francesca canobbio

asfaltorosa

Archivi tag: empatia

05 giovedì Ott 2006

Posted by Francesca Canobbio - rosadstrada in Senza Categoria

≈ 6 commenti

Tag

empatia, poesia

energia-ruotante_2 (www.vialesusanna.com)Ti ripasso lo smalto

dall’alluce

nell’inchino

quando

siamo l’ uno nelle mani dell’altro

e guardiamo i piedi

sbattendoli forte in aria

                                                               suscitando applausi

                                                                in indice.

                                                                 

                                 Rosadstrada  

Questa poesia è anche su  http://foglidiparole.splinder.com

 

 

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14 giovedì Set 2006

Posted by Francesca Canobbio - rosadstrada in Senza Categoria

≈ 3 commenti

Tag

dio, empatia, eros, le 5 fiamme, meraviglia, poesia, racconti di strada, ritratti, specchi

  SPECCHIO :  INCANTESIMO                    

www.cnds.jhu.edu/~jimmy/Venezia/specchio.jpg

Era un autentico falsario

conosceva a menadito

i trucchi

del mestiere.

Pose la sua firma

sul  suo manoscritto

e io

riconobbi

nel tratto

della mano

la stessa mia mano

che riproduceva

la Nostra calligrafia.

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12 martedì Set 2006

Posted by Francesca Canobbio - rosadstrada in Senza Categoria

≈ 3 commenti

Tag

empatia, poesia, ritratti

Maschere

All’ occhio

basterebbe soffermarsi

sulle linee della  bocca

per vedere

l’orizzonte                                                       tragedia greca

degli eventi

che è

la parte di superficie di forma sferica

che circonda

il buco nero.

                                                                            Rosadstrada

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10 domenica Set 2006

Posted by Francesca Canobbio - rosadstrada in Senza Categoria

≈ 7 commenti

Tag

arte, dio, empatia, le 5 fiamme, meraviglia, rosario di strada

                        Trasfigurazione  

raffaello-trasfigurazione

Dopo un sogno rivelatore

nei miei occhi c’è il tuo Sole

e Nulla è impossibile.

Porto

l’aria portentosa

del portico antico

di prospettive larghe e strette

al parco del Vangelo apocrifo

nella casa dello Zenith

partorendo

luci azzurre

perle saettanti

foscamente

illuminate

di nascosto:

è il mio pasto

apportatrice di Eros- Xanatos.

Tu vedi la luce e taci

Mi mandi dietro i tuoi seguaci.

In un momento

Dio è nel Vento

e

il Vento è Dio.

Il giovane cubano

è incuriosito dal cerchio di maghe

che fendono l’arco balenato

in un balordo momento di Vanitas implosa

della Sposa

a cercarne la mappatura.

Io cerco una preghiera

che mi renda

intera

e al frate del Monte

cade l’ostia dalle mani…                   

                                                                                  Rosadstrada sull’asfaltorosa

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05 martedì Set 2006

Posted by Francesca Canobbio - rosadstrada in Senza Categoria

≈ 13 commenti

Tag

empatia

  Un Passito Passato

la barista Rosa:    E’ un broccato troppo spesso:

                           E’ un braccato ed è uno spasso…

Dr Q.:                 E’ un bracchetto barricato!

la barista Rosa:   Barbaresco.

Dr Q.                 Rosato?

                                                         RQ+ Rosadstrada*—–>>>  

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10 venerdì Mar 2006

Posted by Francesca Canobbio - rosadstrada in Senza Categoria

≈ 12 commenti

Tag

dio, empatia, eros, le 5 fiamme, racconti

rosa sotto gli archi

L’audio e’ stato cancellato dallo spazio su Splinder

STORIA VERA   

LE CINQUE FIAMME       

Seduta sulla grande scala di marmo che portava all’androne, con il cielo che, fosco, spalancato sull’orda, elargiva l’ombra leggittima ai visi corrotti, scindendoli da quelli corretti, lei eleggeva i suoi ministri, investiva i cavalieri,consacrava i maghi eccelsi, disprezzava i mediocri. E lo sguardo del sovrano, da lontano, stabilmente orientato verso i suoi occhi, le confermava, aperto e fiero, quella realtà; che lei aveva intuito nell’immediato astratto della sua mente. Il quadro schietto suggeriva apertamente i percorsi da seguire nel consorzio di anime, per raggiungere le arance più succose del giardino. Non servivano astuzie: la malizia atavica armonizzava spontaneamente i corpi, che si allineavano nei punti cardinali del tempio, rivolgendosi i profili più proficui e prodigiosi. Di quella moltitudine di fiamme non ve ne erano accese che cinque: dalla brace tenace, dalla luce fulgente, dal bagliore eloquente. Fiamme esperte ad illuminare le ombre, attuali e decorse, delle altrui fiamme. Fù a quel punto che lei capì di essere nuda. Nuda e sola. E nudi si sentirono loro quattro: davanti ad uno specchio identico a loro stessi; che prometteva di porsi in parallelo agli altri specchi, provocando la riflessione dell’infinito. Il perpetuarsi di un’eterna riverberazione che li avrebbe costretti a ripiegarsi su loro stessi, obbligandoli ad una introspezione senza fine. Che loro temevano quanto la morte. Perche’ quei cinque corpi rischiavano di divenire di pietra; di immobilizzarsi nella fissita’ dell’eternità. Era il tempo dell’uno, ma loro avevano paura. E le cinque fiamme deliberarono allora, insieme e tacitamente, di estinguersi, declinando a notte. Rifugiandosi ciascuno nella propria tenebra, nella propria profonda oscurità. Per mantenere il mistero, per sposare l’occulto. Conservando il ricordo della visione di Dio.

ROSAdSTRADA

 escher infinito

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05 domenica Feb 2006

Posted by Francesca Canobbio - rosadstrada in Senza Categoria

≈ 1 Commento

Tag

dio, empatia, eros, meraviglia

amantiIL SOLE ALLO ZENIT

Quella sera era venuto li’ con l’intenzione d scoparmi , ma io nn lo sapevo.

Abbiamo parlato del piu’ e del meno per un’ora prima che prendesse un mio piede nella sua mano e cominciasse ad accarezzarlo con una passione che non avevo ancora conosciuta…

Eravamo in quel buio della notte, illuminata solo dagli sporadici lampioni del mio cortile e da qualche finestra dalla quale filtrava la luce dei televisori accesi.

Io ero completamente innamorata da circa 3 anni di quell’uomo-bambino dagli splendidi occhi azzurri. Non avrei potuto sottrarmi al suo abbraccio neanche sotto tortura.

Mi prese per mano e mi condusse nel boschetto che sovrasta il mio quartiere. Anche li potevamo essere visti ma il letto d foglie morte, che c assicurava un comodo giaciglio, era troppo invitante per potergli rifiutare i nostri corpi.

IO NN VEDEVO CHE L’IDEALIZZAZIONE DELLA MIA PASSIONE CHE SI MATERIALIZZAVA COME UN MIRACOLO SOTTO I MIEI OCCHI!!!!!!

Prese a baciarmi, ma prima d farsi piu’ audace mi confesso’, come a darmi conferma d quello che sentivamo entrembi : " Sei sempre stata il mio SOGNO Fra…"

Poi m tolse d dosso quel poco d vestito che m copriva e imizio’ a prendere fra le mani il mio seno con una gestualita’ che esprimeva sicurezza e passione insieme. Mi bacio’ i capezzoli con dolce risolutezza e io non potevo fare altro che pensare a quale meraviglia del creato siano due corpi che per la prima volta s accingono a conoscersi in un rapporto d’amore. Lo guardavo attonita e gustavo i suoi baci.

Gli piaceva il mio culo e ripensando alla forma che aveva in quel tempo non posso che dargli ragione: lo accarezzo’ e, prendendomi alla sprovvista, comincio’ a prenderlo a morsi, caldi e vogliosi: voleva portarselo a casa!!!!

Ma il momento che proprio mi fece capire PERCHE’ VALGA LA PENA VIVERE! malgrado la merda che siamo costretti a mangiare ogni giorno fu’ quando mi distese sulle foglie, mi prese una coscia fra le mani e infilo’ la lingua sotto le mie mutande.

Non avevo mai provato un ESTASI d quel genere e penso che non possa succedere che io possa godere una seconda volta come quella prima magnifica sera d’estate.

Ero la Madonna che s concede a S. Giuseppe. Nessun gioiello, quadro, sinfonia poteva essere piu’ prezioso d me in quel momento. Lui era il Sole e io la Luna e ci univamo in quella sera afosa per suggellare una storia che aveva fatto nascere l’amore da un’amicizia sincera e profonda, nella quale l’empatia toccava vertici spropositati….

Era come se stessi godendo mentre dicevo una preghiera, m sentivo pura, una vergine, una novizia.

Quel momento e’ per me il MEZZOGIORNO DELLA VITA, il metro con cui misuro ogni rapporto d’amore. E, seppur lui non sia l’uomo verso il quale abbia nutrito maggior passione nella mia vita, e’ e restera’ il mio SOLE ALLO ZENIT.                                                                                                                                                       

GRAZIE L.

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francesca

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contatti: asfaltorosa@libero.it

Era un autentico falsario conosceva a menadito i trucchi del mestiere. Pose la sua firma sul manoscritto ed io riconobbi nella sua mano la stessa mia mano che riproduceva la nostra calligrafia.

NOTA per commentatori fantasiosi

non credo sia possibile lasciare immagini nei commenti ai post di questo blog, se non solo all'amministratore( a me è concesso). per le immagini, potete lasciare il link all'immagine stessa. per i video, che sono invece ammessi da wordpress, inserire il link lungo di youtube che trovate nelle opzioni dello stesso youtube grazie a tutti.

il mio editore – l’arcolaio

per ordinare il mio libro scrivere a info@editricelarcolaio.it o rivolgetevi alle migliori librerie

Premiata dalla rivista di ricerca letteraria ANTEREM al concorso Lorenzo Montano

su nazione indiana

mie poesie ospitate da Daniele Ventre su blog NAZIONE INDIANA

su nazione indiana : concordi a kanop – me & bob quadrelli

Tracce di Asfalto Rosa su Reb Stein

QUADERNI DI REBSTEIN XL

Lettura di INFERNO MINORE di Claudia Ruggeri – Il Matto (prosette) estratto

Ospite del blog delllo stimato professor Gabriele La Porta

l’inferno minore di Claudia Ruggeri su RebStein, con una mia lettura a Il matto, prosette

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su perigeion con la legge del buio

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quaderno di poesia su issuu

Grazie per le 2293 letture al quaderno di poesia, dal 21 marzo 2011 ad oggi, 21 marzo 2012!! un anno pulcherrimo :)

LA MIA RIVISTA

CAPITALIMO RIVISTA—organo ufficiale dell’era contemporanea

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  • Nelle rapide in secca dell’autunno
  • Per un figlio
  • Per un figlio a Messina
  • La farfalla
  • Conversazioni con i morti
  • Hailalue! Certo, come no
  • Finché mi regge la carta. Incontro con Francesco Balsamo
  • primo tempo di un fuoritempo,come una domanda
  • La poesia del giorno: “Primavera, o nel tuo amore c’è il dolore di un fiume” -Yang Lian
  • L’Artè delle cinque: “La toilette” – Henri de Toulouse-Lautrec

RSS perigeion

  • Il mare a Pietralata, di Claudio Orlandi luglio 5, 2022
          di Nino Iacovella   Cantare poesia, la voce lirica di Claudio Orlandi   Prendo il libro Il mare a Pietralata. Riguardo la dedica fattami da Claudio Orlandi: … Continua a leggere →
    ninoiacovella
  • Silvia Secco, I morti di tutte le specie luglio 1, 2022
    Ci sono raccolte che si apprezzano perché vicine a noi, al nostro modo di sentire e, per chi scrive, al nostro modo di scrivere; altre invece si amano nonostante siano … Continua a leggere →
    francescotomada
  • Una poesia di Kurt Drawert giugno 25, 2022
    di Cupido È uno di quei testi che non riesco a mettere a fuoco alla prima lettura. Da qualche anno alla miopia si è aggiunta la presbiopia: devo allontanare e … Continua a leggere →
    guidoq
  • Galassie parallele, di Marco Ercolani giugno 20, 2022
        di Nino Iacovella   Compito di un blogger letterario, a volte, è quello di ridare visibilità alle opere che non hanno ricevuto la necessaria attenzione da parte dei … Continua a leggere →
    ninoiacovella
  • Connessioni – Antologia di autoaiuto poetico in tempo di lockdown giugno 15, 2022
      Ricordiamo tutti i giorni del primo lockdown, quando d’improvviso il mondo è sembrato accartocciarsi a rinchiudere miliardi di microcosmi di solitudini, quando ci siamo scoperti isolati e persi, quando … Continua a leggere →
    francescotomada
  • 3 di > Katerina Agyioti giugno 12, 2022
    Originally posted on LA DIMORA DEL TEMPO SOSPESO: 3 (poesie) di Katerina Agyioti tradotte da Massimiliano Damaggio Noi quaranta-cinquantenni giochicchiamo Noi quaranta-cinquantenni giochicchiamoaspiranti amantisotto il sole spietato, bruttile bollette non…
    ninoiacovella
  • 3 di > Marios Markìdis giugno 7, 2022
    Originally posted on LA DIMORA DEL TEMPO SOSPESO: 3 poesie di Marios Markìdis tradotte da Massimiliano Damaggio Vecchie isole A un certo punto si stancò anche dei palazzie delle fragranze…
    ninoiacovella
  • Monica Santi, inediti giugno 5, 2022
    Ha capito molto la ragazza slava, che si è trovata una spiaggia tra i pomodori d’estate. Piccole brezze spaziose tra globi rossi che assaggia, scoppia tra i denti oro da … Continua a leggere →
    francescotomada
  • Irma Verolìn, poesie giugno 3, 2022
      traduzione di Marcela Filippi     PRIMA Mia madre ha ripetuto il suo nome in me non per mancanza d’immaginazione ma per amore agli specchi dove lei trova il … Continua a leggere →
    ninoiacovella
  • 3 di > Yiannis Stìgas Maggio 29, 2022
    Originally posted on LA DIMORA DEL TEMPO SOSPESO: 3 (poesie) di Yiannis Stìgas tradotte da Massimiliano Damaggio Riccio di mare Un’esperienza universale. Se anche il dolore che procuranon è insopportabile?????????…
    ninoiacovella

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