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Tienimi le braccia alzate
aperte al vento del ciglio dei boschi
su pendii bambini che alzano la voce
e cantano le strofe del vento e dell’ anno che si veste
di colori e
tienimi le braccia alzate
ai nodi delle corde vocali
che come grotte si aprono alle chiavi
dei pentagrammi e dei pentacoli
a tentacoli delle tue mani.
Alza il tono, i colori, vesti le spoglie di carne
con l’anima delle tracce di una musica nuova.
Tienimi le braccia alzate
picchio sui tasti il testo di uno spartito
vecchio cento e più anni
che non brucia che del suo fuoco
e noi arsi
con le braccia alzate
ad un millimetro dal cielo
ad un millimetro dall’erba
con le braccia
alzate
ad invocare l’impeto
di una nuova melodiosica mossa
che alzi le ali alla mosca bianca
una gran bella prova di poesia civile, scrivi bene e con passione..
erremme