ascendono a liriche soglie –
di voglie in faville riarsi
in umidi morsi sparsi –
catena di gocce scioglie
in punta di roccia le braci.
E tace nell’elica dei baci
la voce in nodi tra i sensi
che in brividi di marmo densi
scende sui palmi tesi
pallidi di soffitti stesi
in bianchi affreschi immensi