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On Air audio: massimo claus
Ha occhi di ruggine questa tua madonna:
dall’altare di cotone ti guarda
mentre versi la benzina sui tuoi panni smessi,
i vestiti che ieri
profumavano la stanza di lavanda.
Hai raccolto rami secchi tutto l’inverno.
Li hai tenuti ben stipati all’asciutto di un sole affilato.
Hai cercato fra i sassi quelli più rotondi e grossi.
Tutto era già nei tuoi passi
l’ardore della fiamma nelle braci.
Saremo benedetti dal fuoco
Le mura della casa resisteranno
Conterranno la tua esplosione
come si contiene un sentimento estinto
nel pugno chiuso di una mano.
Ha lacrime di ghiaccio questa tua madonna
Dall’altare di cotone ti guarda
mentre il vento alimenta il falò
E’ vestita del buio di ieri
e si illumina, oggi , al bagliore della tua pira.
Guardando la mia faccia facci caso
ti sembrerà che tutto sia al suo posto
le labbra i denti i baffi sotto il naso
la lingua che si muove di nascosto
ma se cercherai meglio con lo sguardo
scrutando tra le pieghe del mio viso
non lo vedrai di certo mentre parlo
il foro che possiedo nel sorriso
il vizio l’ha scavato come un tarlo
mangiandosi l’avorio fino all’osso
l’acciaio brilla per resuscitarlo
dal bolo insalivato di quel fosso
è come un sentimento menomato
però si vede solo quando grido
se il ferro stringe bene sul palato
ti sembrerò felice quando rido
Bel blog…. ^^
fuoco… fiamme… fameliche fagocitano fatue fortune.
Fiaccano facce forti,
fomentano fiabesche filastrocche,
fortificano femmine fedifraghe.