Ed emergo
da dietro l’apparenza della facciata
riflessa in un tuo carattere
specchiata in un tuo profilo
incorniciata dalle tue speculazioni
disegnata ad arte senza una regola
compresa in quel tuo spazio
autentico
senza tono
e nella tua tonalita’
ad immagine della tua immaginazione
che ritratta ogni volta il disegno
di un quadro generico
che da sola non reggerei
specchionsi
in te
l’esterno
e i forestieri virtuali,
l’eterno
e le confusioni occidentali
tu non necessiti
di specchiarti in loro,
tu, capolavoro
—
ApSe dixit
Al confine
di mille spine
nelle sfumature
chiare e scure
la molteplice posa
di un’ unica rosa
era colta piano
da una mano
di un pittore d’amore
ormai lontano
ma sempre vicino
in un angolino
del giardino
…da tante mani…
…come mana
indiano,
sincretismo
di umano…
…chissà quanto necessario
o quanto invano…
—
ApSe dixit
Se quel dio indiano
tendesse almeno una mano…
…e se la mano attende,
ma non si spende
per avvicinarla
chi sta dietro le tende
ad invocarla?
—
ApSe dixit a Aulente