Mai mormorai più morbida
madrigali di madonne marmoree
dalle mani mozzate,
in miseria;
massi in macerie
che materializzano mosaici in martirio.
Nel mastello mescolo meditabonda
mendaci monografie
munifiche di manna,
mistiche mucide
di menestrelli mascherati da monaci
di malcerti monasteri.
La matrigna megera al megafono miagola,
mercante di mimiche,
misere e menzognere
e manichini di mota
mirando magnifiche mischie
menano martelli maldestri.
Meretrici malviste in merletti
mendicanti di mance
alla mérce
si muovono
mostrando matasse di monologhi melliflui.
Maschi misogini
mordono matti matite matrigne.
Matura la mattina:
machiavellico magistrale malinteso?
Magari…
Nelle mie madie
mantengo malie
e massime magiche
manomettono il malocchio.
Mancando di mani
malaccette le manette
Merci
@>-,-‘–,,–‘–,–Rosadstrada
monito-mantra ai miseri monitorati:
meno
mediocri
millantatori
meriti,
mari
mostrandoti
migliori
magnificenze…
mai
minimi
marpioni,
ma
magniloquenti
menti,
Maestà!
—
Apolide Sedentario
meraviglia maestosa
mastico miracoli
e magie
Mezzanotte.
Mezzaluna
a mezzaria
nel mezzovento.
Mezzobusto
a mezzotondo
e mezzombra
sulla mezzeria.
Mezzititoli
sul mezzocielo
senza mezzitermini.
sciao bella!
bacibà
(mensch!)
multa paucis
ciao rosadstrada, volevo sottoporti una coincidenza che ho scovato sul web e ci riguarda: credo tu sappia dell’esistenza di un fumetto edito dalla black velvet, che si intitola proprio Rosa di strada (se non ne fossi a conoscenza, ecco il link: http://www.blackvelveteditrice.com/), la coincidenza sta nel fatto che io ho un secondo blog…ecco il link http://www.black-velvet.splinder.com strano è che noi non ci conosciamo affatto se non per le visite sui rispettivi blog, ma era destino che entrassimo in contatto, non trovi?
un saluto pitosforo
Ti verrò a trovare sul velluto nero
MiaDama, m’inchino.
me teco
manca il tuo andamento poetico su foglidiparole. che fai, latiti? :-) ti aspetto…
ciao,
swan
*
medito… *+]
Ribadendo il ribadito
restaurando il repentino ricordo di un redivivo ranuncolo
rubando la rotta di un reporter
resto rotto e retto
RIPENSANDOTI
roby
Grazie a lei per il tempo che ha voluto dedicare al mio capitolo. Ricambio la stima: le sue poesie rivelano una padronanza di linguaggio fuori del comune. Cordiali saluti.
Gualberto Alvino
Vieni con me sull’ascensore…
attraversando ameni amezzati
ascenderemo all’apice anelato.
Avvicina anche le anche,
avvinghiati allusivo e abbimi…
Appaiati
arriveremo all’acme
…ad libidum!
scritta nel 1987 dal mio alterego poetico (zarze) e pubblicata come incipit dell’ormai dimenticato e omonimo blog.
bacibà
Robi. Dalla magda
@>—,-‘-,-‘.—-
Caro autore: la ringrazio per la cortese attenzione e le comunico che grazie alla mia prontezza fotocopie del suo lavoro sono giunte ad altri irregolari
Ezraz . ancora amore…